MUSEO CIVICO INSTEIA POLLA

Abito femminile Antico Quotidiano

Il Catalogo degli Abiti riprodotti nel Museo

L’utilizzo quotidiano dell’abito doveva necessariamente implicare una semplificazione dei capi rispetto alla versione da gala e un utilizzo di materiali meno raffinati.
Non vi sono fonti in merito, tuttavia, il racconto di Francesco Curcio Rubertini riguardo l’accerchiamento di Campestrino, operato dalla popolazione pollese ai danni delle truppe sanfediste ricordato in Un abito che fa la Storia , in cui i francesi vennero messi in fuga dalle gonnelle rosse delle donne pollesi scambiate per soldati borbonici, ci induce a presumere l’assenza della gonna al di sopra della sottogonna rossa.

L’abito pertanto risulterebbe composto da:

Abito femminile antico quotidiano
Immagine da "Il Costume delle Donne di Polla nel Vallo di Diano - vol. I"

Di grossolana tela bianca, priva probabilmente dell’ampio collo arricciato e senza decorazioni alla spalla e all’omero.

In tela di cotone bianca nella ricostruzione, ma a volte di altro tessuto di cotone dai colori pastello. Chiaramente non visibile in quanto appartenente alla biancheria intima.

Di tessuto rosso, per lo più in lana confezionata in paese.

Di pannolano casalingo rosso, con gala di nastro azzurro.

Lungo e annodato sul davanti, di tessuto più leggero, prevalentemente in cotone a colore, con preferenza per i toni del rosa o dell’azzurro.

Assente nella ricostruzione.

Di lana scarlatta come nell’abito festivo antico.

Di lana casalinga marrone, rifinita di nastro nei toni del rosso, di probabile foggia rettangolare come quello festivo.