Si trattava sostanzialmente di un modo diverso, meno vezzoso e carico di rispetto, di acconciare l’abito di gala.
Gli elementi di fatti sono gli stessi, con l’apposizione del soprabito sul capo per coprire i capelli in segno di contrizione, e soprattutto prevedeva lo sciogliere le pieghe della gonna per lasciarla scivolare libera sulla sottogonna. Nessuna donna si sarebbe apprestata ad entrare in chiesa senza aver compiuto questo gesto.

Niente tuppu dunque e la leziosità delle maniche e delle frange, ben nascosta dal soprabito scuro.

Si elencano per pro-memoria gli elementi del costume, rimandando per la descrizione dei singoli capi, alla pagina L’abito tradizionale pollese – le fogge e gli elementi principali.