MUSEO CIVICO INSTEIA POLLA

Abito femminile moderno quotidiano invernale - suttanèlla

Il Catalogo degli Abiti riprodotti nel Museo

Sancisce l’ultima evoluzione del costume pollese prima dell’abbandono definitivo dell’abito tradizionale. L’abito a suttanèlla deve il suo nome alla gonna, detta appunto suttanèlla, una semplificazione della gonna precedente. Le pieghe erano sciolte e morbide, prive della fitta pieghettatura della precedente e l’abito non prevedeva la sovrapposizione di altre gonne; il bordo inferiore poteva essere rifinito con la puréja, la rifinitura interna al bordo inferiore della sottogonna, in tinta o leggermente contrastante.

Altro elemento di rottura importante è nella palette dei colori. Con la suttanèlla viene sancito l’abbandono del rosso per gonna, corsetto e maniche, sostituito per lo più dal marrone.

Un’ulteriore semplificazione del costume fu la vèsta spuzzàta o ā spuzzàta, veste spezzata che per l’appunto interrompeva la tradizione del costume, sostituendo alla composizione superiore dell’abito, una maglia di produzione industriale o con una camicetta, al posto della camicia e del corsetto e utilizzando una sola gonna.

L’abito risultava dunque composto da:

Abito femminile moderno quotidiano invernale - suttanèlla
Immagine da "Il Costume delle Donne di Polla nel Vallo di Diano - vol. I"

In lana marrone a pieghe sciolte, ricordiamo ancora una volta l’abbandono del rosso.

Uno scialletto di foggia rotonda In grossa lana, lavorata all’uncinetto, indossato sulle spalle piegato per metà con il preminente scopo di fornire protezione dal freddo.

Di produzione industriale o casalinga, ottenuta da un quadrato di tessuto a cui veniva praticato un orlo, acconciato spesso con le cocche rimboccate lateralmente sul capo.