Indirizzo
Via S. Maria la Scala, 83
Polla (SA)
Telefono
+39 39 339 235 9972
Orari
dal Lunedì al Venerdì: 08:00 - 13:00
MUSEO CIVICO INSTEIA POLLA
“You never realize how much of your background is sewn into the lining of your clothes.”
“ Mai riuscirai a comprendere quanto del tuo vissuto è cucito nella fodera dei tuoi vestiti. “
Tom Wolfe
le Antiche Vestiture Pollesi
Nei primi anni Duemila, dall’incontro fra il minuzioso lavoro di ricerca di Antonio Tortorella e dall’antica sapienza della maestra sarta, a mastra, Teresa Sorrentino Marcigliano, prende vita la rassegna permanente delle antiche vestiture pollesi.
Il vustìtu da pacchjàna, l’abito tradizionale indossato dalle donne pollesi fino a metà del Novecento, con casi che toccano gli anni Ottanta, massima espressione identitaria e frutto della maestria artigiana del paese , giunto a noi nei cimeli delle antiche famiglie, nelle casse dei corredi, nei ricordi più cari, riprende a raccontarsi, e a raccontare alle giovani generazioni, di un tempo tanto lontano quanto presente, nei modi, nel gusto, nell’animo di un popolo.
Una collezione di tredici preziose ricostruzioni – altre saranno proposte nell’arricchirsi della collezione – che uniscono il rigore scientifico della ricerca etnoantropologica all’inestimabile valore dell’esperienza sartoriale della gente antica, è proposta in mostra permanente all’interno del Museo Civico Insteia Polla.
Una storia antica, le cui origini, a guardare con attenzione, riportano all’alba dei tempi: da un rarissimo spillone miceneo e dai drappeggi greci prima e romani poi ai colori bizantini, dallo sfarzo delle arricciature barocche ai colori tenui degli acquerelli settecenteschi, dai telai dell’Ottocento alle ultime cerimonie novecentesche, la storia del costume s’interseca con la storia dei luoghi e degli uomini, avviluppata su sé stessa, come le pieghe della ghunnèdda.
Perché le ricostruzioni?
Gli abiti, più di qualsiasi altro manufatto, rappresentano quanto di più intimo possa tener vivi i legami con gli avi. Privare di tali ricordi le poche famiglie ancora in possesso di elementi dell’antico costume non sarebbe saggio.
A questo va aggiunta un’ulteriore, fondamentale, motivazione: le donne che avevano scelto di vestire il costume per tutta la loro vita, chiedevano di essere seppellite nel loro abito più bello, quello nuziale. Ciò ha fatto sì che i reperti che rimangono nelle disponibilità delle private eredità, siano spesso elementi parziali, talvolta manomessi, più frequentemente d’uso quotidiano e non certamente massima espressione di quel tipo di vestitura.
Infine, non era possibile perdere un’occasione oramai irripetibile: potere osservare il lungo e delicato lavoro di confezione dell’abito. Cartamodelli antichi, antiche misure, la regola e l’imprescindibile intuito dell’artigiano. Una storia nella storia che, grazie a questo lavoro di ricostruzione, Teresa Sorrentino ci permette e ci permetterà di raccontare ancora.
Breve descrizione delle nostre Attività
Raccolta di 13 abiti storici (rifacimenti risalenti ai primi anni Deumila) delle Antiche Vestiture Pollesi
Formazione a distanza e on demand riguardo le Antiche Vestiture Pollesi e tradizioni, musicali, culinarie, di rilievo
Formazione in presenza, per gruppi studenteschi o privati, riguardo le tradizioni Pollesi
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le Antiche Vestiture Pollesi
Nel 2010? dall’incontro fra il minuzioso lavoro di ricerca di Antonio Tortorella e dall’antica sapienza della mastra sarta Teresa Sorrentino Marcigliano, prende vita la rassegna permanente delle antiche vestiture pollesi.
Il vustìtu da pacchjàna , l’abito tradizionale indossato dalle donne pollesi fino a metà del Novecento, massima espressione del folclore e della maestria artigiana del paese , giunto a noi nei cimeli delle antiche famiglie, nelle casse dei corredi, nei ricordi più cari, riprende a raccontarsi, e a raccontare alle giovani generazioni, di un tempo tanto lontano quanto presente, nei modi, nel gusto, nell’animo di un popolo.
Una collezione di tredici preziose ricostruzioni, che uniscono il rigore scientifico della ricerca etno-antropologica all’inestimabile valore dell’esperienza della sarta della gente antica, proposta in mostra permanente all’interno del Museo Civico Insteia Polla.
Una storia antica, le cui origini, a guardare con attenzione, riportano all’alba dei tempi. Dai drappeggi greci prima e romani poi ai colori bizantini, dallo sfarzo delle arricciature barocche ai colori tenui degli acquerelli settecenteschi, dai telai dell’ottocento alle ultime cerimonie novecentesche, la storia del costume si interseca con la storia dei luoghi, avviluppata su se stessa, come le pieghe della gunnella.
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